venerdì 16 novembre 2007

La Belle Epoque

In questi anni d'inizio millennio riviviamo una sorta di Belle Epoque, crediamo che nulla ormai possa accadere nel nostro meraviglioso mondo: l' Europa unita le grandi alleanze ad ovest, il progresso, il benessere...
Dopo aver urtato l'iceberg circa un secolo e mezzo fa ci siamo rinchiusi nel salone di prima classe (la nostra magnifica Europa e l'altrettanto magnifico US) e balliamo bevendo champagne adulandoci e coccolandoci sull'ultimo tepore che la sala macchine del terzo mondo può ancora fornirci, prima che insieme alla terza classe di Cina e India (ma in generale il sud est asiatico inizi la sclata per la sopravvivenza verso i ponti superiori.
Ma si sa, le scialuppe di salvataggio sono già prenotate, per cui si tratterà di una lotta per la sopravvivenza, come forse mai ne ha vedute il nostro pianeta.
Forse il petrolio non basterà (spero) poichè ve lo immaginereste ancora come oggi il mondo, se circa due miliardi fra cinesi e indiani cominciano ad usare la macchina?
Ma non c'è da preoccuparsi poichè si torna a parlare di nucleare.
La sindrome cinese evidentemente non ha ancora contagiato molto gli animi, ma si sa ci vuole più di una tragedia (e soprattutto nel posto giusto, perchè finchè capita solo in URSS.. vabbè si sa.. i sovietici..) affinchè si cominci finalmente ad impiegare tecnologie che ci sono già.. ma che il mercato (questo grande fratello sconosciuto) fa costare caro.
E d'altra parte si sa che per convincere gente come gli italiani basta poco.. energia "pulita a basso costo" e tanto se fonde un reattore in Italia è lo stesso che se fonde in Svizzera o in Francia, no..?
Tanto ormai..

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