I capannoni e le case chiamano strade, le strade chiamano auto e camion, e le auto delle case e i camion dei capannoni chaimano ancora strade.
E' così che l'invasione e l'erosione del suolo non conosce limiti se non il suo stesso limite fisico e territoriale costituito dalla disponibilità di suolo.
Un ciroclo vizioso senza fine che espande in una metastasi continua la periferia nel far west di ciò che resta delle campagne e dei territori attorno a Mestre.
Come modifica la vita di tutti i giorni questo modello di sviluppo che tutta l' Italia ci invidia?
E' questo l'unico modello di sviluppo possibile? Un modello masochista che lascia una pesantissima eredità territoriale alle future generazioni?
Cosa conta il contesto e il paesaggio che ci circonda tutti i giorni, che accoglie i luoghi dove abitiamo e i sentimenti che li attribuiamo? Non è infatti solo un problema ambientale..
Fino a che prezzo siamo disposti a pagare in termini umani e ambientali per il nostro "benessere"?
Una casa per non mettere mai il naso fuori di casa.
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