Come dipingerebbero oggi i nostri paesaggi i primi "antropologi del paesaggio"(e forse in un certo senso già anticipando le questioni relative all'antropologia "del rischio"?).
Cosa comparirebbe sulle tele di uomini come Turner, Monet, Van Gogh e Cezanne?
Si esaurisce tutto solo con un problema di estetica o c'è qualcosa d'altro nel profondo della questione?
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1 commento:
Sarebbe riduttivo parlare solo di estetica, il recente allagamento di mestre ha dimostrato che non serve costruire un'area industriale stile Porto Marghera per turbare gli equilibri del territorio.
Il paesaggio è il nostro habitat. E' il luogo dove svolgiamo azioni, affermando il nostro essere, e contemporaneamente è ciò che limita e regola il nostro campo d'azione. Se il luogo dove viviamo si ammala, ci ammaliamo e soffriamo anche noi, poiché ne facciamo parte integrante.
Cosa sarebbe comparso sulle tele di Monet e compagnia se ciò che avessero avuto davanti agli occhi fosse stato ciò che vediamo ora noi? Forse lo stesso ottimismo impressionista, ma con intenzioni diverse: in loro fu un'interpretazione della realtà, al giorno d'oggi diventerebbe un esorcismo.
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